SANTA CROCE CAMERINA – Altra giornata di ‘inspirational speech’, potremmo dire ‘chiacchierata per ragionare’ organizzata dal Living Lab Ssud, laboratorio inserito nella organizzazione della Fondazione ‘Zipelli’, gestito dalla B.A.P.R. (Banca Agricola Popolare di Ragusa) e sostenuto con fondi del GAL “Terra Barocca“.
Questi ‘speeching’ insieme con i ‘coaching’ (in inglese suonano meglio) sono ipotesi di lavoro per intervenire in maniera più concreta e coerente nel mondo del turismo per elevarlo da una condizione semi-hobbistica ad una più professionale.
Professionalizzare un territorio
Se da soli gli operatori turistici, dagli ‘host’ (b&b) ai ristoranti, ai bar, alle guide e via dicendo, hanno avuto il merito di investire proprie risorse economiche ed ampliare fortemente la propria offerta facendo diventare forte un territorio, adesso è necessario avviare e proseguire su un discorso di professionalizzazione e competenze che deve essere il motore di spinta di questa attività economica altrimenti a rischio di scivolare indietro e perdere competitività.
In particolare a Santa Croce Camerina, presso i locali della biblioteca comunale, si è parlato del valore della comunicazione nelle politiche di promozione dei territori e delle offerte.
Qualche esempio veloce è venuto dalle attività del Distretto Turistico Sicilia Orientale che sta cercando di formare anche da “quella parte” un sistema coordinato di promozione di territori, attività, eventi.
Strategia e Sinergia: le chiavi del successo
Come usuale in questo ciclo di incontri del Lab/Gal, anche qui finale con il brainstorming (che segue gli speeching e i coaching) con il coinvolgimento dei presenti.
I presenti sono stati suddivisi in “gruppi di lavoro” creati con il supporto del prof Platania, coordinatore del LivingLab e dei suoi ‘team leader’ (i capi gruppo) ed hanno elaborato praticamente su grandi fogli di carta, con penna e post.it, alcune idee come ipotesi di sviluppo sul tema turismo.
In particolare da questa sessione è emerso che una corretta visione del futuro del turismo deve essere basata su quella che, con ulteriore inglesismo, può essere chiamata “2S Strategy“: Sistema & Sinergia.

Il brainstorming, letteralmente assalto mentale, in italiano reso con raccolta di idee o tempesta di cervelli, è una tecnica creativa di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Deriva direttamente dal metodo delle Quaestiones disputatae delle Università medievali. Il metodo iniziò a diffondersi nel 1957, grazie al libro Applied Imagination del dirigente pubblicitario Alex Faickney Osborn. (fonte: Wikipedia)
Tale tecnica, in pratica, ammette al gruppo di lavoro di poter dire di tutto, più o meno in linea con il tema trattato, senza critiche aprioristiche. Successivamente, con scremature successive da parte dello stesso gruppo di lavoro, si arriva ad un concetto finale che, in teoria, dovrebbe essere la visione unitaria e l’obiettivo verso cui tendere. Almeno, così funziona nelle aziende private.
Pochi i presenti: disinteresse o ignoranza? Forse tutt’e due.
Se questo, come gli altri incontri, serve a pensare un collegamento ‘strategico” per creare “sinergie” tra operatori, privati e pubblici, il risultato è stato sotto le aspettative.
Due assessori (Ragusa e Santa Croce Camerina) e 5, forse 7 operatori turistici presenti: in un incontro aperto praticamente a tutta la provincia di Ragusa – o almeno ai 5 comuni di questo GAL – dove sono migliaia di migliaia gli operatori c’erano meno di 10 presenti.
E’ disinteresse o ignoranza, nel senso di fregarsene o non sapere dell’incontro? O magari di saperlo ma fregarsene lo stesso?
Difficile dirlo ma forse tutt’e due. Per ciascuno, l’elevazione degli impegni personali al livello più alto, impedisce di avere le minime capacità organizzative di impostare un paio di ore per incontrare quel contesto specifico dove comunque si può trovare l‘energia collettiva per andare verso una direzione corretta e funzionale.
Pare purtroppo un vezzo – o vizio – spesso Meridionale di sfuggire a politiche e pratiche cooperativistiche, chiudendosi in un contesto familiar-personale che forse fa sentire più sicuri perchè si è lontani da confronti, eventuali critiche, impegni da mantenere.
Con poi magari gli stessi soggetti che, però, diventano una cascata fluente e continua di lamentele, critiche, piagnistei in tutte le forme: una degenerazione che degenera nel fastidio.
Con la moda del momento per cui lo stesso disimpegnato criticone seriale si sversa sui social, lamentandosi tremendamente, magari comodamente seduto sul divano che il benessere di oggi gli permette. Senza pensare al domani.

Una serie di foto dello ‘speech’ a Santa Croce Camerina. (foto cortesia Giuliana Arrigo, Living Lab Ssud). Qui il link diretto

























