ROSOLINI – Un derby storico, che abbiamo voluto seguire, perchè praticamente il primo in un campionato di pallamano e assolutamente l’unico nella provincia di Ragusa e Scicli per lo sport della pallamano.
Atteso nel campo di gioco di Scicli, al geodetico di Jungi in cui si era raccolta una discreta folla, il tutto è poi però stato trasferito a Rosolini per ‘impraticabilità di campo’ a Scicli.
In pratica, la copertura in plastica del geodetico aveva creato una patina in campo assolutamente scivolosa.
D’accordo società ed arbitri, la partita è stata trasferita nel più “vicino” campo accessibile a ben 40 km, a Rosolini, in provincia di Siracusa. Una cosa che ha fatto perdere tempo e tanti degli spettatori presenti oltre a far fare 80km a/r.
Derby atteso e molto…teso
Il derby era davvero atteso, tanto che anche il presidente della FIGH Sicilia, Sandro Pagaria, ha assistito. Di lui alcune dichiarazioni nel video collegato.
Il risultato finale è stato in bilico fino a 3 minuti dalla fine, con le due squadre letteralmente a riconcorrersi a distanza di un punto.
Lo Scicli Sport ha preso per primo questo ritmo per cui, per buona parte del percorso, si è trovato ad un punto in avanti di differenza.
Il Social Club ha però, immancabilmente ad ogni contropiede, annullato tale minimo vantaggio rimettendo tutto il discussione.
La partita si è forse definita agli ultimi 3 minuti con una paio di contropiedi mancati da parte del Social Club che ha dato allo Scicli Sport quel minimo vantaggio mantenuto fino alla fine per il 23-a-21.

Partita corretta. Ma tensione sugli spalti
La partita, in sé è stata davvero molto combattuta, con una foga notevole ed un impegno totale da parte dei giocatori. Segno di una evidente forte competizione tra le due società.
Molto combattuta ma sostanzialmente molto corretta, pur se strattoni e blocchi di forza contro gli attaccanti, non sono mancati ma che sono segno distintivo di questo sport molto fisico.
Tutto corretto quindi tranne due o tre episodi di non controllo della tensione da parte di alcuni giocatori che hanno dato via a qualche minuto di “show”. Un cartellino giallo è volato in aria anche per l’allenatore dello Scicli Sport, Tilotta, che ha ‘interloquito’ non in maniera corretta con l’arbitro.
Se in campo la partita molto ‘maschia’ ma appunto ampiamente entro i limiti della sportività, più individuabile la tensione negli spalti, con supporter impegnati a sostenere la propria squadra ma, nello stesso tempo, a “solleticare” gli avversari.
Il tutto ha fatto montare ed esasperare gli animi, scattati come una molla quando c’è stato un, diciamo, fraintendimento tra un giocatore dello Scicli Sport ed i supporter dello Scicli Social.
Tale fraintendimento ha portato ad un momento di forte scambio tra spalti e campo, con la necessità di trattenere gli attori della sceneggiata. E, con a dire il vero, anche strascichi a fine partita.
Professionalità ed educazione. Perchè lo sport deve ‘educare’. O no?
A parte i fatti e le diverse versioni, di certo un giocatore anche non professionista, dovrebbe sapere, capire ed abituarsi a non interagire minimamente con il pubblico. Non sappiamo se la società farà valere la propria autorità in questo senso per dare un ‘esempio’. Ma che un giocatore si metta ad interloquire col pubblico, specialmente avversario, non si può vedere.
Dall’altro, dal pubblico è evidente che mantenere un rapporto corretto, non violento ed educato fa parte anche di quel vantato ‘esempio che deve dare lo sport ai più giovani”, che poi tutto vogliano sia fatto dagli altri perchè ognuno di sente in diritto di agire come meglio crede.
Nel dopo partita, tutto calmo. A parte capannelli, stavolta di signore che animatamente cercavano di verificare e far comprendere ognuna la propria verità. Fino all’intervento di una anziana signora dai capelli bianchi che ha cercato di far capire a tutte le parti (inutilmente, forse),che finita la partita si deve dimenticare e ritornare nella normale amicizia.
Facciamo il Terzo Tempo della pallamano?
Le squadre, dopo, pare siano andate a mangiare piadine da qualche parte.
Peccato lo abbiano fatto ognuna per i fatti propri, E non con il Terzo Tempo glorioso del rugby in cui le squadre, dopo le ‘botte’ in campo si riuniscono assieme per mangiare e bere.
Una bella idea che il presidente Pagaria potrebbe cercare di sponsorizzare tra le squadre di Pallamano, magari facendo diventare la Sicilia la prima regione d’Italia a praticare, con i fatti e non le chiacchiere, la dinamica di correttezza e amicizia dello Sport.




Interviste a:
* Enrico Parisi Assenza, presidente Scicli Sport Club
* Carmelo Ficili, presidente Scicli Handball Social Club
* Sandro Pagaria, presidente regionale FIGHAmpi stralci della partita
Durata video: 10’21”
Link su YouTube per visione diretta: https://www.youtube.com/watch?v=kXJitQLkCzI