Domanda – Signor Sindaco, grazie della sua disponibilità per questa intervista. Intervista che vuole essere più orientata all’aspetto amministrativo che politico. Volevo però partire con una domanda che è emersa quasi automaticamente quando l’ho chiamata al cellulare per metterci d’accordo. Quando ho scritto nella ricerca dei contatti “Mario Marino” mi è venuto fuori “consigliere comunale” perché non ho ancora aggiornato, come dire, la qualifica. Adesso l’ho fatto…ma tra me e me mi son detto: “Guarda però, ha fatto carriera!”. Lei voleva far carriera?
Risposta – Sicuramente è stata una cosa voluta. Soprattutto dopo il pensionamento per la possibilità di avere più tempo a disposizione. Dalla data del pensionamento ho pensato sul serio di partecipare alla competizione elettorale. Da quel momento la cosa è diventata seria, le cose sono andate molto bene, anzi molto meglio delle aspettative. Ed adesso siamo qui in questa veste, molto faticosa, ma che da anche molte soddisfazioni.
D – Ecco allora le volevo chiedere se è facile o difficile fare il sindaco e se si aspettava una tale situazione…
R – Io sono stato 11 anni consigliere comunale ed avevo idea che fare il sindaco fosse faticoso. Però devo dire che le “aspettative sono state ampiamente superate” – dice sorridendo. Nella realtà mi sono accorto che è, per così dire “peggio di come immaginavo”. Nonostante dedichi moltissimo tempo a questo attività, mi rendo conto che è davvero molto molto difficile andare incontro a tutte le problematiche e soprattutto risolvere tutte le problematiche. Ci troviamo di fronte a tante difficoltà di cui la gente non vuol sapere perché ha giustamente delle necessità che vuole esser risolte nel più breve tempo possibile mentre i tempi della pubblica amministrazione vanno ben oltre i tempi della gente. E questo è il gap che non permette di risolvere i tempi breve. La gente deve cominciare a capire che i tempi amministrativi e burocatici sono più lunghi, che non si può risolvere un problema non appena emerge. Anche per il tipo di organizzazione che attualmente hanno gli enti locali.
D – Dopo una prima fase, lei fece un cosiddetto rimpasto in giunta per inserire, correttamente, i rappresentanti dei partiti e movimenti che avevano avuto accesso al consiglio comunale. Questa nuova giunta ha funzionato? Funziona?
R – Si, sta funzionando, Penso che le risposte si vedono in città, siamo operando bene, Chiaramente abbiamo dei problemi. Ma penso stia funzionando. Io per esempio ero molto attento ed attaccato ai tempi per quanto riguardava l’estate e l’organizzazione. Purtroppo per gli eventi che si sono succeduti (le forti piogge del mese di febbraio, ndr) non ci hanno permesso di concludere il programma così come era stato previsto.
D – Senta SIndaco, …una domanda del tipo “si dice che”. Si dice che un componente della giunta stia valutando la propria personale possibilità di passare ad un partito, presente in Regione e quindi come si dice, cambiare maglietta. Lei sa qualcosa?
R – Assolutamente no. Io non ho nessun sentore e credo non abbia fondamento. Poi in politica può accadere tutto ed il contrario di tutto. Ma la mia sensazione in questo momento è ottima. Penso proseguiremo con questa squadra assessoriale. Magari poi più avanti penseremo di fare qualche cambiamento ma solo se occorre.

D – Bene, passiamo adesso, se è d’accordo, al parlare del sindaco come amministratore. Che bilancio ha trovato della passata amministrazione? E perché il nuovo bilancio non è stato ancora approvato? Diciamo che senza soldi, poi, non è che si può fare molto..
R – Abbiamo trovato un buon bilancio, di cui ho già detto anche in consiglio comunale e che ci ha consentito di assumere nuovo personale, una farmacista, due architetti e due amministrativi. Quindi sotto questo punto di vista non ci possiamo lamentare. Per quanto riguarda i motivi per cui ancora noi non siamo pronti per il bilancio è perché sono state fatte delle scelte. In particolare, la mia scelta è stata di rincorrere, per questi tre anni, quello che riguarda i finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale Resistenza e Resilienza, ndr), o similari, in modo da mettere in cassa più soldi possibile visto i soldi del bilancio locale son quelli che sono. Ci siamo quindi proiettati su tale tipo di programmazione e progettazione e, devo dire, mi ritengo abbastanza soddisfatto perché di fonti nel abbiamo presi parecchi.
D – Ma accanto al bilancio, come ha trovato l’organizzazione del comune? Perché è poi questa la struttura che deve fare le famose risposte di cui parlavamo prima..
R – Devo dire che sicuramente va migliorato, però ho trovato in tutti i settori gente davvero disponibile alla collaborazione. Questo ci ha aiutato tanto ed i risultati ottenuti ad oggi diciamo che derivano tantissimo da questo tipo di rapporto. Va migliorato sicuramente, va migliorato nella struttura, in alcune posizioni. Ci stiamo lavorando ed abbiamo già inquadrato ciò che vogliamo fare a breve. Per esempio sulla disposizione degli uffici stessi. Abbiamo notato che c’è qualche ufficio che non funziona dal punto di vista del sito, che non riesce a smaltire bene le attese del pubblico, a dare delle risposte. Anche solo in termini di allocazione..
D – Possiamo fare un esempio?
R – L’ufficio tributi, per esempio, di via Tagliamento che non riesce ad ospitare come si dovrebbe la gente che va a pagare le tasse, che va a chiedere informazioni, e si trova ospitata nelle scale, nel pianerottolo, senza sedie, in piedi. Ecco queste sono condizioni da Terzo Mondo che dobbiamo prontamente modificare. Noi ci siamo riproposti di trovare delle soluzioni ed appena si approverà il bilancio, vorremmo spostare il tutto in c.da Zagarone (in quell’area artigianale, il comune ha già un edificio di proprietà che ospita già alcuni uffici, ndr).
Turismo ed agricoltura: i due pilastri della nostra economia
D – Passiamo adesso all’ambito turistico, che è quello che ci interessa di più come aspetto di sviluppo economico. Io ricordo che partecipai, da cittadino ad un suo incontro con la cittadinanza locale. Durante quella data c’erano degli operatori turistici in prima fila. Ad un certo momento i toni si alzarono, lei comunque gestì molto bene e senza timori alcune prese di posizione ed in quella occasione ribadì che è l’agricoltura la base economica del nostro territorio, non il turismo. E’ ancora di quella idea?
R – Sicuramente la confermo. Per Scicli e la comunità locale, il reddito che riesce a dare l’agricoltura, il turismo nemmeno se lo sogna. Noi siamo però sicuramente in una fase in crescita, anche secondo questo punto di vista e quindi lo dobbiamo aiutare a crescere. Noi come amministrazione ci siamo prefissati delle tappe, dei programmi. Per esempio abbiamo chiesto una collaborazione trans-frontaliera con Malta (ne abbiamo parlato qui e qui, ndr), abbiamo dei rapporti con la Tunisia per una relazione di tipo lavorativo anche se è ancora in una fase sperimentale. E ci stiamo anche proiettando sul territorio nazionale per trovare delle soluzioni che si possono aiutare. Ed esempio stiamo attivando le procedure per avere la Bandiera Blu per le nostre cose (qui la nostra intervista al prof. Mazza, presidente di Bandiera Blu).
D – Ipotesi interessanti, anche se volevo evidenziare che, in Sicilia, l’apporto del turismo al PIL regionale è del 12,6% (dati Istat 2019) mentre l’agricoltura conta per un 4,4% (sempre 2019)...
R – Bisogna però vedere comune per comune, come incide. Guardiamo Vittoria, Scicli, Pachino, Ispica e magari si vede che i rapporti non sono quelli del territorio siciliano..
D – Probabilmente. La domanda era per mettere in evidenza che il turismo ha bisogno..
R – .. di essere preso in considerazione, certamente.
D – Ah, a proposito di incontri pubblici: lei conferma che farà degli incontri con la popolazione sciclitana esempio a cine-teatro Italia come era stato indicato in campagna elettorale?
R – Si, certo. Ne abbiamo già programmato uno al Cine Italia non alla fine di giugno ma probabilmente la prima settimana di Luglio, che coinvolgerà la cittadinanza, aperto a tutti
Cura del Territorio: serve la collaborazione di tuti
D – Beh, molto ‘coraggioso” da parte sua. Continuando in ambito turistico, in molti chiedono la “promozione del territorio” senza però ben spiegare che significhi poi. Non penso si possa fare pubblicità in TV, sarebbe difficile e costoso. Forse sarebbe meglio avere una sorta di “cura del territorio”. E qui parliamo della gestione dei rifiuti. Dalla mia esperienza, devo dire che la raccolta porta-a-porta differenziata, mi pare funzioni ottimamente. Anzi, volevo raccontare un piccolissimo episodio quando, passando io con la macchina dall’incrocio per Arizza, nell’area di sosta di fronte, peraltro mal definita, ho visto fermasi un camioncino della raccolta che proveniva nel senso inverso. Pensavo ci fosse un cestino da cui prelevare rifiuti. Ed invece si era fermato perché aveva visto per terra uno scatolone ed ha accostato per raccoglierlo. Se non ci fosse stato traffico, mi sarei fermato per ringraziarlo. Però, se il porta-a-porta funziona, il territorio è invece molto sporco. Non credo che la colpa sia di chi fa raccolta o dell’amministrazione ma di, diciamo, noi cittadini che abbiamo molto poco rispetto ed intelligenza nel conservare le nostre terre.
R -.. confermo
D – Ecco, cosa si può fare allora? La pulizia del territorio è davvero la prima critica che i turisti fanno. Non si possono, per esempio, mettere telecamere per beccare gli sporcatori seriali?
R – Dobbiamo partite da un dato. Siamo arrivati (al governo della città, ndr) ed abbiamo trovato un dato sufficiente, anzi buono e stiamo confermando se non addirittura aumentando. Il nostro porta-a-porta è complesso. Oltre a farlo nel centro ed in periferia va fatto nelle campagne, nelle frazioni; abbiamo 18km di costa. Il che lo rende difficile, molto dispendioso, sia dal punto di vista dell’impegno di personale e soprattutto economico. Ma credo stiamo lavorando in maniera egregia e quindi non ho nulla da lamentarmi. E’ chiaro, non siamo perfetti, è chiaro che deve crescere il senso civico della gente perché ancora vedo che in tanti aspetti è molto basso e quindi speriamo che tale aspetto vada a cambiare. Noi abbiamo dei progetti anche di comunicazione nelle scuole e speriamo che tale approccio serva ad alzare l’asticella nella gestione dei rifiuti
D – Questo nel lungo periodo. Ma più velocemente ci sono stati suoi colleghi sindaci che sono passati a maniera più dirette, esempio rilevando le targhe di chi abbandona rifiuti….
R – .. ma guardi che anche noi lo stiamo facendo. Ci sono multe onerose di 600€ e ne abbiamo fatte parecchie e le posso assicurare che la Polizia Locale sta facendo un bel lavoro.




D – Senta, c’è stata la chiusura della discarica di Motta S. Anastasia. Questo può creare problemi specie nel periodo estivo?
R – Sicuramente si. Ma ovviamente non solo a noi perché il livello è provinciale e ci siamo organizzati noi colleghi sindaci per avere un approccio comune sia di tipo organizzativo che di costi. In questo senso credo che riusciremo a passare indenni la stagione estiva anche se con qualche dispendio economico in più.
D – Tra le prime sue attività post-insediamento, si è visto un attivarsi di asfaltature stradali. Ho immaginato che sia stato una sorta di ‘ringraziamento’ agli elettori, fermo restando che le strade sono importanti oltre che un famoso ‘biglietto da visita” anche turistico…
R – .. io questo lo considero una manutenzione, perché il tipo di intervento rientra nella manutenzione anche se abbiamo fatto davvero ampli tratti di manutenzione. Ma noi ci siamo proiettati su altri ambiti. Io devo dire che avevo il timore che la città rimanesse senza loculi cimiteriali e difatti nella prima parte del 2022 tutti ci siamo proiettati come amministrazione per avere il progetto approvato dell’ampliamento del cimitero. E devo dire che ci siamo riusciti. Non era facile perché bisognava lavorare su due campi, uno finanziario ed uno tecnico. Si dovevano approntare due bilanci per poter accedere al muto Cassa Depositi e Prestiti, cosa da fare in tempi che erano risicati. E ci siamo riusciti con la collaborazione di tutti gli uffici. Ora infatti stiamo passando alla fase degli appalti per l’ampliamento della ulteriore parte del cimitero..
D – Accanto a questo, per tornare al discorso stradale, una cosa che volevo mettere in evidenza è che se le strade son belle di sopra, dobbiamo preoccuparci anche di cosa c’è sotto. In particolare volevo chiederle di acquedotto e sistema fognante. Parlando con un ex dipendente comunale, mi ha indicato che secondo lui c’è una perdita del 60% nell’acquedotto. Magari non è il 60, ma fosse anche il 40% sarebbe una follia con la carenza di acqua e le problematiche che si affrontano. Ormai credo che non sia di competenza comunale perché c’è un altro consorzio che di tale infrastruttura si occupa. Ecco, Scicli a che punto è? E rischia ancora problemi di approvvigionamento idrico?
R – Chiaramente Scicli e tanti altri comuni rischiano tantissimo, perché c’è questa dispersione. Sulle perdite che si vedono, proviamo ad intervenire. Il problema è quella sotterranea, che non si vede. Ed ovviamente la causa sono le infrastrutture datate. Ecco qui con il PNRR stiamo aspettando dei finanziamenti dedicati. Ma adesso la palla è passata all’ATI (Assemblea Territoriale Idrica di Ragusa, ndr) di cui il comune di Scicli è membro. Noi da parte nostra stiamo attenzionando gli aspetti locali per combattere la penuria d’acqua. A Cava d’Aliga abbiamo acquisito un pozzo e stiamo appaltando la posa delle tubature per collegare il tutto all’acquedotto comunale che permetterà di avere altri 17lt/sec di acqua.




Servono grandi idee per attirare gente
D – Sul tema turismo, da un lato voglio fare i complimenti perché lo scorso anni vi siete praticamente insediati a luglio e comunque un programma estivo lo avete tirato fuori. Però erano manifestazioni piccoline, molto ‘paesane”. La sottolineature che vorrei fare è questa: quando un turista sceglie la nostra costa non si fa attrarre dal concerto di flauto del quartiere San Genzano di Sopra, pur se ai locali può interessare. L’idea è di programmare grandi manifestazioni che possano fare la differenza. Esempio Scicli era riuscita ad avere una importante manifestazione, il “Taranta Sicily Festival”, attivata da privati, da dei ragazzi e che portava migliaia di turisti per un lungo week-end. E lo si faceva senza necessità di grande spesa promozione e pubblicitaria. Poi gli organizzatori ne sono usciti. Io ho sentito uno di loro, e mi ricordava le complicazioni attivate dalla buro-pazzia: troppe, infinite, farraginose. Ecco, il Comune potrebbe riuscire a supportare i privati in tali operazioni? (abbiamo parlato del valore della grandi manifestazioni come attrazione turitstica qui, per il festival dei libri di Ragusa “A Tutto Volume”)
R – Dipende da tante cose. E’ sempre un problema che parte da quello finanziario…
D – … Si, mi scusi, ma a parte gli importi economici, il problema spesso è di una fase burocratica estenuante..
R – .. si parte sempre da quello, si parte dal problema finanziario: se hai i soldi puoi fare tante cose, se non ne hai devi cercare di limitarti. Ha detto bene, lo scorso anno il programma fu elaborato in pochissimo tempo…
D – ..credo grazie alla presenza dell’assessore Gianni Falla, esperto in tal senso..
R – Si, ma grazie al lavoro coordinato di tutti ed agli uffici che sono impegnati andandogli dietro e facendo un bel lavoro. Perché poi il tutto è il punto di arrivo di una serie lunga di attività, dalle location, palchi, sedie e tutto. Anche quest’anno l’assessore Falla è il punto cardine dei prossimi eventi estivi in collaborazione con tanti altri. Avremo degli eventi di spicco, come le Frecce Tricolori giorno 23 luglio; ci sarà Caccamo il 2 luglio a Villa Penna, concerto gratuito con offerte a favore dell’associazione AIL (Associazione Italiana contro le Leucemia, ndr). Tutto questo è un qualcosina in più rispetto lo scorso anno. Il cartellone uscirà a breve e la gente potrà vedere come abbiamo cercato, come lo scorso anno, di coinvolgere tante location, a partire dal centro storico, i quartieri, le frazioni.
D – Ma esiste una forma di collaborazione tra le diverse amministrazioni comunali per fare progetti un po’ più ampi?
R – Ancora non ci siamo arrivati. Io spero e credo on tale approccio. Io l’ho detto e predicato in un paio di riunioni che abbiamo fatto con il Distretto del Sud Est (*) e sono convinto che ci possano essere le potenzialità per creare qualcosa a livello inter-comunale. Credo che prima o poi tutti insieme riusciremo a metterci d’accordo per avviare un programma che non riguardi più l’ambito locale ma guardi in maniera più ampia e più avanti. Sono convinto che ciò in pochi anni avverrà.
*[ Il Distretto del Sud-Est Sicilia è nato il 26 febbraio 2014, alla presenza del presidente della Repubblica (Napolitano) a Catania con i comuni di Catania, Ragusa e Siracusa, le tre camere di Commercio e le tre province. A questi si è aggiunta l’Università di Catania. Oltre 100 i comuni coinvolti (fonte: https://www.comune.catania.it/informazioni/cstampa/default.aspx?cs=33499].
Non è ben evidente cosa è stato fatto da tale ennesimo distretto (ci sono anche il Distretto Culturale, il Distretto Orticolo, il Distretto del Cibo, Distretto Produttivo. Altre idee distrettuali sono attese).
Pare ci siano stati ampi finanziamenti milionari e qualche sito web sia stato “adattato alle nuove strategie”
D – A dire il vero, proprio qui a Scicli non c’è stata una buona esperienza perché nella scorsa amministrazione i sindaci di Scicli e Modica si misero in competizione per avere il titolo di Capitale Italiana della Cultura e tutt’e due furono buttati fuori. (vinse Procida, 2022, ndr)
R – La competizione a volte porta buona cose. La maggior parte delle volte invece complica maggiormente la vita.
D – Montalbano ha dato una fortissima spinta al territorio. Si parla di altre due puntate da girare in zona. Lei sa qualcosa?
R – Ancora è una fase larvale e non sappiamo nulla
Strategia turistica in fase di…elaborazione
D – Come si potrebbe però dare un maggior valore aggiunto a questo lascito di Montalbano?
R – Credo che la fiction abbia lasciato già un segno nei luoghi dove ha girato. Il Pisciotto, tutto Scicli, la stanza del sindaco, anzi, la ex stanza del sindaco perché ormai siamo sfrattati (il nostro colloquio in effetti è stato fatto in una stanzetta laterale, sede delle riunioni di giunta e formalmente ormai la “stanza del sindaco”). Montalbano ha lasciato molto e davvero tanti turisti conoscono Scicli per Montalbano che per essere un sito Unesco.




D – Ma quale è la stategia turistica di questa amministrazione. Io mi ricordo di idee di avveniristici ascensori. Ma a parte questi grossi impegni anche economici, avete altri approcci?
R – Io vedo che Scicli già attira da solo. Siamo sede di visite di scolaresche o anche il turismo congressuale sta andando bene. La nostra città ed il nostri palazzi vengono scelti per congressi in ambio medicina, legale, tributario. Anche sportivamente ci sono tornei intenazionali. Noi cerchiamo di non lasciare nulla al caso. Però è chiaro che vogliamo fare um turismo che miri alla qualità. Di massa non penso sia adatto. Noi, per esempio, abbiamo circa 900 nuovi sciclitani. Ed apprezzano Scicli per delle caratteristiche che non deve perdere. Io sono uno di coloro che apprezza Scicli com’è e che deve rimanere quella che è. Non si deve trasformare in una Rimini, perché non lo potremmo fare.
D – In tema di turismo scolastico e congressuale, a Scicli però mancano alberghi capaci di tali ampie ospitalità. Capita così che si alloggi a Modica ed a Scicli ci sia un tour di passaggio.
R – Non credo. Io mi rendo conto che Scicli invece le struttura alberghiere sono misurate ed adatte al turismo che abbiamo in questo periodo. E’ chiaro che devono essere potenziate se il turismo cresce e cresce in un determinato modo. Però sopperiamo a questa carenza con la presenza dei b&b: ne avevamo uno del 1997, oggi ne abbiamo quasi 300. Così come sono cresciute le attività commerciali che hanno dato supporto economico e anche un po’ di occupazione.
D – Adesso si ricomincia a parlare di Piano regolatore, che adesso si chiama PUC (piano urbanistico comunale). Che approccio c’è?
R – Noi abbiamo completato tutto l’iter del Piano spiagge (PUDM, Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo), perché l’assessorato regionale territorio ed ambiente aveva chiesto delle modifiche che abbiamo prontamente messo in opera. Ed entro giorno 17 luglio porteremo tali modifiche per concludere l’iter che è propedeutica anche per andare avanti con il PUC.
D – Posso chiederle la ‘filosofia’ del piano regolatore in itinere?
R – Diciamo che questo è un lavoro che aveva fatta l’amministrazione precedente. Io ricordo di avere partecipato a tale processo come consigliere di opposizione. E’ chiaro che adesso guarderemo più approfonditamente e come maggioranza, potremmo apportare eventuali piccole modiche che riteniamo adatte
D – In effetti, se non ricordo male, l’attuale piano regolatore fatto dal famoso arch Portoghesi, aveva come “filosofia”, più o meno questa: quanti abitanti ci sono a Scicli? Che aumento di abitanti si prevede? Che cubatura abitativa esistente c’è? Bene, tale “cubatura” esistente può contenere gli abitanti di Sicli, presenti e futuri. Ciò significava, sostanzialmente, che bisognava andare ad abitare in quartieri come San Giuseppe, San Bartolomeo, molto pittoreschi ma scomodi assolutamente per una vita quotidiana..
R – E’ chiaro che una amminsitrazione deve fare le sue valutazioni. Noi ancora non siamo entrati nel PUC in maniera approfondita. Siamo alle prime fase, esempio utilizzando la collaborazione fatta con l’Università. Ma ancora è una fase di stand-by perché abbiamo dato la priorità ad altre cose.
D – Allora poi vedremo che tipo di approccio ci sarà e quali eventuali investimenti. Perchè Scicli ha la fortuna di avere una importante parte storica ed un amplissimo litorale. Mi pare evidente che nel corso degli anni, i maggiori investimenti sono stati fatti nel centro storico con la parte marina un po’ molto trascurata. Avete idee in tale senso? Anche perché è sul mare che il turista risiede più a lungo, dove spende settimane di residenza turistica.
R – Stiamo aspettando e sollecitando i finanziamenti previsti per Donnalucata per il lungomare che deve avere l’ok dal Ministero, poi trasferito alla Regione e quindi arrivare a noi. E quindi il lungomare di Donnalucata è nei nostri progetti prossimi..
D – … scusi, ma si tratta del famoso allungamento o di altri progetti?
R – E’ una manutenzione imporante del lungomare esistente, con nuova pavimentazione, muretti, illuminazione, panchine. In un lungomare che in effetti è un po’ datato. E questi finanziamenti li stiamo aspettando
D – Il GAL, il gruppo di azione locale cui Scicli fa parte, tra l’altro ha finanziato dei punti di informazione turistica. Per Scicli è stato scelto di farlo nei bassi comunali, proprio all’accesso del palazzo di Città. Non è però stato aperto. Anche l’accesso previsto, dal retro, anche per i disabili, non mi pare proprio agevole..
R – Ma no perché. E’ stato già completato..
D – Ma ci sono dei gradini nel percorso che non lo rendono proprio facile..
R – Beh si, ma con una pedana mobile si può superare senza problemi. La parte più complessa era superare i gradini di accesso sul prospetto principale del palazzo comunale. L’accesso previsto invece ha dei percorsi per disabili con le pendenze a norma che ne rendono agevole l’accesso.
D – Ma il tutto non è ancora aperto. Che è successo?
R – Stiamo preparando una perizia di variante per completare il tutto.
D – Ma perché non si è pensato di fare un box di informazione turistica di più agevole accesso e visibilità? Esempio lo hanno fatto a Marina di Ragusa, a Punta Secca. Un box visibile ed accogliente esempio nell’area sopra il parcheggio coperto di largo Gramsci, proprio l’area, peraltro, in cui si fermano gli autobus turistici e che avrebbero potuto riferirsi all’Info Point proprio appena arrivati..
R – Vede, anche questo è un progetto che noi ci siamo ritrovati, con i lavori inziati. Ma a parte questo io penso che avere un punto informazioni turistiche al centro della città, nel palazzo comunale, sia ideale. Qui i turisti potranno lasciare anche i loro bagagli, questo è il progetto, avere informazioni sull’offerta turistica, sui ristoranti, sui lidi, sull’accoglienza.




D – In tema di autobus turistici, appunto questi mezzi fanno scendere i loro ospiti in largo Gramsci e poi vanno ad attendere a c.da Zagarone per ovviamente evitare problemi di traffico. Mi segnalarono una volta, degli autisti, che a Scicli che a c.da Zagarone mancano le minime infrastrutture per tale funzione. Un bagno, per esempio. Lei pensa si possa organizzare un po’ di, diciamo, accoglienza.
R – Certamente. In tema di bagni pubblici, ne abbiamo predisposto uno su Jungi, uno su Donnalucata ed in progetto ci sono a Cava d’Aliga ed uno a Sampieri. E proprio a c.da Zagarone vogliamo crearne un altro al servizio del mercato del Martedi e nei periodi di afflusso proprio per la sosta degli autobus.
D – Certamente lei sa che in c.da Zagarone, sotto la torre Enel (o quel che sia!) c’è una amplissima area che la provincia voleva cedere ai comuni per una destinazione d’uso pubblico…
R – “Cedere” è una parola grossa. Sono aree messe nel patrimonio della provincia e la vogliono certamente cedere…
D – .. a pagamento?
R – Si, a pagamento. Come del resto anche noi come Comune abbiamo un patrimonio immobiliare che dobbiamo e vogliamo cedere per rimpinguare le casse.
D – In tema di viabilità, Scicli ha difficoltà di percorsi e parcheggi, come tante altre città del resto..
R – … si ha ragione. Ed è per questo che noi abbiamo preparato diversi progetti. Uno in particolare consente di avere dei parcheggi in prossimità del torrente Modica-Scicli e la creazione di un parco, molto molto grande, nella stessa area. In tutto sono previsti 3 parcheggi.
D – Ha idea per quante macchine c’è spazio?
R – In questo momento no, ma sarà un numero capace di risolvere sensibilmente il problema
D – Noi tempo fa avevamo lanciato l’ipotesi d’uso del parcheggio dell’attuale Stazione ferroviaria. Un conteggio ci aveva portati a circa 450 auto parcheggiabili..
R – Io credo che i tre parcheggi previsti e di cui attendiamo il finanziamento, abbia numeri superiori.




D – A Donnalucata era prevista dalla vecchia amministrazione una pista ciclabile. Le dico che a mio parere, troppe volte ste cose si fanno per moda e non con visione integrata. Non si capiva come sarebbe stato gestito il flusso del traffico in entrata ed uscita, che estetica questa pista vorrebbe avere. Che notizie ha in tal senso?
R – Per il momento si vuole fare ad un senso, utilizzando la circonvallazione per l’altro senso. Adesso vedremo anche il relazione al finanziamento e se verrà confermato. E’ chiaro che un tale progetto sarà un valore aggiunto per chi vuole andare in bicicletta che attualmente non ha percorsi riservati.
D – Sempre a Donnalucata mentre siamo in questa frazione, c’è questa struttura tipo una casetta, con dei pali a vista, ormai decennale ed a ridosso della spiaggia di Ponente su viale della Repubblica. Rimarrà? Si potrà togliere?
R – Stiamo aspettando notizie più definite per capire cosa poter fare.
D – Una ultima domanda è sulla tassa di soggiorno. Normalmente la norma prevede che sia spesa nel settore turistico. Ma la stessa norma resta sul vago. Perchè, a mio parere correttamente, se si usa per il servizio di pattuglia della Polizia Locale, come si fa a non definirla per il settore turistico? Ma in ogni caso, che progetti avete per l’utilizzo della tassa di soggiorno che in media arriva a 300,000€?
R – Sicuramente nel settore turistico. E chiaro che, per essere chiari, anche la manutenzione esempio delle strade, è un servizio che dai per il settore. O per i parcheggi o per un certo tipo di viabilità può rientrare certamente in tali norme. Noi di certo rispettiamo l’investimento in tale ambito guardando agli investimenti.
D – Il programma estivo quando uscirà?
R – A brevissimo. Io credo entro la fine di giugno
Grazie singor Sindaco ed in bocca al lupo
Grazie anche a voi ed alla prossima



