RAGUSA – E’ il periodo mondiale dei congressi, l’autunno. E’ il momento in cui analizzare il recente passato e l’accaduto, ipotizzare cause e immaginare soluzioni per la prossima stagione e le prossime strategie.
Il turismo sostenibile a Malta
Nel nostro Mar Mediterraneo, il 23 di Novembre a Malta sarà l’8^ edizione del Malta Summit organizzato dal Mediterranean Tourism Fundation. Un forum di alto livello con oltre 30 “speaker”, cioè oratori provenienti da 28 Paesi. Un congresso che vede fianco a fianco relatori da Malta Marocco, Regno Unito, Finlandia, Italia (lo chef Gino D’Acampo), Grecia, Croazia, Slovenia, Libano e via dicendo. Persino dalla Città del Vaticano.
Una vera risposta forte, seppur certamente inascoltata, come i Popoli seppure diversi, non possono farsi guerra: come invece sta accadendo in questo folle momento mondiale.
Organizzato dalla Mediterranean Tourism Foundation di Malta sotto la supervisione del direttore Andrew Agius Muscat, ha come oggetto la virata eco-green che anche il turismo cerca di perseguire. Il tema di quest’anno è “Mediterranean Life: Low Impact investments favour anyone“.
Un progetto importante quello di Malta, nazione leader nella gestione del turismo come industria e economia, che si sposa da vicino con l’area iblea.
Già negli scorsi mesi ci sono stati incontri e visite per elaborare una strategia di collaborazione che possa partire dal turismo per ampliarsi ad altri ambiti.
Ne abbiamo parlato qui nella intervista al presidente regionale di Confcommercio, Gianluca Manenti e qui in uno dei primi incontri fatti a Pozzallo. Nell’ultimo anche l’intervista a Maria Grazia Cucinotta, madrina dell’evento.

Anche l’ONU turistico si riunisce. Siamo al 95% del turismo mondiale pre-covid
Ma non solo a Malta. Così dal favoloso nostro Mar Mediterraneo, balcone di tanti popoli, passiamo ad un livello più globale con l’UNWTO, la organizzazione del turismo internazionale che fa capo all’ONU, dal 16 al 20 agosto ha tenuto la sua Assemblea Generale a Samarcanda in Uzebekistan.
Dai dati UNWTO si recepisce che il turismo è tornato per il 95% ai valori pre allarme Covid. Un dato che ha fatto indicare come il turismo possa riprendere la propria costruttiva strada come attività globale.
L’assemblea si è concentrata, tra l’altro, sull’etica del turismo e sul far ritrovare fiducia nel settore. In particolare l’Unwto ha istituito una commissione per la diversità. In questo senso una attenzione particolare sarà data al tema dall’assemblea a San Marino dal titolo International Conference on Accessible Tourism.
Nuovi Stati hanno aderito anche al International Code for the Protection of Tourists (link). Nato in periodo allarme Covid, il codice ha come scopo quello di ricreare le condizioni di fiducia dei viaggiatori in caso di emergenze, oggi ovviamente non più solo legate all’allarme Covid lanciato.
Il potere dei film. E noi lo sappiamo bene
L’Unwto ha evidenziato il potere promozionale di film e documentari, cioè che viene definito “visual storytelling“. Si tratta della capacità e della possibilità di far vedere tramite video, le caratteristiche di ogni realtà turistica in modo da favorire il turismo di “incoming”.
Un fattore così importante che lo stesso Unwto ha instituito un premio per tale attività e strategie di comunicazione.
Quest’anno il premio è andato a:
Area “Decade of Action:“
- Africa: The Gambia– Welcome to Gambia
- Americas: Panamá – Panamá vive por más
- Asia and the Pacific: Philippines – Tourism Heroes of Palawan
- Europe: Georgia – Stumari
- Middle East: Oman – Experience Oman
Area “Exceptional Stories:”
- Africa: Kenya – Magical Kenya
- Americas: Panama – Panamá vive por más
- Asia and the Pacific: Philippines – Tourism Hero of Zamboanga City
- Europe: Switzerland – My Swisstainable Journey – Ivano Künzli
- Middle East: Egypt – Visit Esna