RAGUSA – Conoscere la domanda di un prodotto/servizio, è un fattore fondamentale del marketing, ovvero della creazione di una strategia di “offerta” che possa agganciare tale “domanda”
Lo stesso nel turismo dove sapere come e quando i potenziali turisti ricercano le destinazioni e cosa chiedono, serve a ‘stare sul pezzo‘ ed offrire pacchetti validi.
Una analisi, la 3^ sulla domanda turistica e sulla ricerca turistica del nostro territorio viene del LivingLab Ssud di Ragusa, laboratorio finanziato dal Gal “Terra Barocca”.
Turisti internazionali più in anticipo
La ricerca e lo studio dei dati è stata fatta dall’1 settembre al 26 ottobre prevedendo soggiorni nel periodo dicembre 2023/ primi di gennaio 2024.
Secondo l’analisi, l’area più ricercata dai turisti nazionali è Ragusa, cioè probabilmente nella ricerca online la parola inserita maggiormente è ‘Ragusa‘, con questo non indicando se sia la città o la provincia. Stessa cosa per quanto riguarda la domanda di turisti internazionali: è sempre ‘Ragusa’ il termine più ricercato.
Più in generale, la ricerca nazionale si ampia su Ragusa, Modica, Scicli ed Ispica mentre la internazionale su Ragusa e Modica.

Spazio alle coppie
Interessante dato, da tenere fortemente presente per la formazione di un’offerta, è il fatto che sia i ‘nazionali’ che gli ‘internazionali’ che cercano spazio nel nostro territorio sono ‘coppie’. Un dato diciamo che si concretizza già da settembre quando con l’apertura delle scuole, le famiglie tagliano i ponti con le vacanze. E, con alta probabilità, la ricerca in tali periodi è fatta anche da pensionati, ma il dato ovviamente qui non emerge.
Il picco della domanda, cioè quando c’è stata più ricerca, è la fine di Ottobre sia per i nazionali che gli internazionali. Ma i turisti esteri, indicano i dati, sono più anticipatori. Ci sono infatti picchi di ricerca verso fine settembre tra le ricerche dall’estero che dall’Italia.

Dove preferiscono andare?
Queste ricerche, verso che destinazioni si concentrano? La domanda pare certa: Costa Siracusana.
E’ infatti la citta aretusea a raccogliere la maggior attenzione da parte dei turisti con la “pressione della domanda” al 100%. Evidentemente Siracusa ha più notorietà nella percezione di coloro che vogliono venire in Sicilia e di Siracusa cercano informazioni. Dei ‘ricercatori siracusani’, il 52% è italiano mentre il 48% è straniero: una sostanziale parità che indica come Siracusa sia fortemente conosciuto all’estero specialmente nel Regno Unito.
Al secondo posto si posiziona il brand Enjoy Barocco ma a circa la metà della “pressione di domanda” del costa Siracusana. Simo a circa il 56%. Qui però è evidente che la ricerca è più altro nazionale: quasi il 70% dei ricercatori è nazionale contro il circa 30% degli esteri. Tra gli stranieri, la quota maggiore proviene dagli USA.
Molto indietro rimane la Sicilia Ovest con Trapani ed il centro Sicilia costiero di Agrigento. Però, proprio sulla costa agrigentina, c’è il massimo di ricerca da parte del turismo internazionale, soprattutto francese.
Mediamente la permanenza indicata dai dati è di poco meno di 4 giorni ma con leggeri percentuali in calo.

Cosa attira di più? Il capodanno
Secondo ancora i dati elaborati dallo staff del LivingLabSsud, è il capodanno la data che risulta essere il ‘pivot’ dei dati statistici. Le date tra il 30 ed l’1 dicembre sono quelle che hanno una maggior frequenza di ricerca. Un dato, peraltro, il linea col 2022.
Cosa significano questi dati?
Rispetto ai primi due report, il terzo indica una analisi più dettagliata pur se ancora in via di approfondimento. Ma alcune considerazioni possono essere fatte.
Esempio, nella ricerca della ‘destination’ non risulta esserci ‘Vigata’, la città fantastica del commissario Montalbano. Significa che Vigata e Montalbano non sono più atti ad essere facilitatori dell’incoming turistico? Forse. Purtroppo non si hanno, ad oggi, i dati degli anni scorsi in cui Montalbano cambiò le sorti turistiche di questo territorio. Ma sarebbe utile sapere che percentuale di “attire” ha Montalbano.

Risulta anche chiaro un altro elemento: la programmazione anticipata è fondamentale per far fare la scelta. Se a fine Settembre ed fine Ottobre è stata attiva la ricerca turistica per il periodo fine Dicembre 2024 inizio Gennaio 2024, non ha senso andare a fare i programmi festivi a fine Novembre!
Se un turista dice: “Quest’anno vado in Sicilia a fare il Natale“, si collega a Ottobre anche per eventualmente aggirare il caro biglietti dell’ultimo minuto. Ma non trova niente programmato per Natale, trovando ‘zero stimolo’ alla prenotazione. Ecco che poi magari sceglie di andare in Spagna, in Grecia.
Le amministrazioni, che hanno in mano le redini ed i soldi per tali manifestazioni, devono capire che se perdono tempo a presentano i programmi a metà/fine novembre (es il ChocoModica presentato 20gg prima circa con programma ancora da pubblicare) o il Natale che pur con mini attività rimane sempre in bilico fino a metà novembre, in pochi decideranno.
Certo, magari poi i vari assessori saranno felici di vedere tanta massa passare per bancarelle e teatrini. Ma quelli sono ‘escursionisti‘ e non ‘turisti‘: cosa che forse non comprendono. (mlm)